
Blog
Gregorio Blog
Credo fermamente che la vera utopia sia pensare, come umanità, di poter sopravvivere all’attuale modo di produrre e consumare.
Il 17 settembre con Unione Popolare a Ghedi e Aviano
#TPAN17 settembre Unione Popolare a Ghedi e AvianoSabato 17 settembre #UnionePopolare a #Ghedi e #Aviano per esigere la firma del trattato Onu per la...
Cile, Italia, migranti… Una intervista a Enrico Calamai lo “Schindler di Buenos Aires”
intervistaCile, Italia, migranti... Una intervista ad Enrico Calamai lo "Schindler di Buenos Aires"All’indomani della bocciatura della nuova Costituzione...
Una Difesa che non ci difende dalle vere emergenze
sicurezzaUna Difesa che non ci difende dalle vere emergenzeMentre resta al palo la messa in sicurezza del nostro territorio, prosegue senza sosta la corsa...
L’epidemia da uranio impoverito continua ad uccidere
uranioL'epidemia da uranio impoverito continua ad uccidereMa in Serbia la Nato pretende l’immunità. La quantità di uranio impoverito rilevata recentemente nei...
Il Paese è in fiamme. Le élite suonano l’arpa…
incendiIl Paese è in fiamme. Le élite suonano l'arpa...Era il 2012, 10 anni fa, quando la mia Valtramontina bruciò per 9 giorni di seguito. Ripubblico quindi...
Molti nemici, molto onore
NONATOMolti nemici, molto onoreLa Nato alla conquista del mondo. Il nuovo “concetto strategico” della Nato approvato dal vertice di Madrid della scorsa...
Rottamiamo la NATO
nonatoRottamiamo la NATOLa NATO è una grave minaccia alla pace mondiale, è tra i più grandi inquinatori globali, è il motore della corsa agli armamenti… No...
Uranio impoverito e torio, la guerra in Ucraina è cancerogena
uranioUranio impoverito e torio, la guerra in Ucraina è cancerogenaOggi in Ucraina, con le armi russe e quelle fornite dalla Nato a Kiev. Ieri in Serbia,...
Un Esercito europeo per la guerra mondiale? Appunti per un dibattito urgente.
La guerra in corso in Ucraina sembra segnare uno spartiacque. Non sarà questa guerra in sé ad aprire una nuova fase negli assetti globali ma di certo...
Reduci contro la guerra
reduciReduci contro la guerraGli ex militari italiani vittime dell'uranio impoverito sono contro l'invio di armi e soldati e chiedono verità e giustizia per...
LETTERA APERTA AI SOLDATI ITALIANI
letteraLETTERA APERTA AI SOLDATI ITALIANICari soldati, care soldatesse Come voi ho prestato servizio nelle forze armate di questo Paese. Sono uno tra gli...
L’«epidemia» da uranio impoverito
epidemiaL’«epidemia» da uranio impoveritoGuerre. Intervista all’avvocato Angelo Fiore Tartaglia che ha intentato causa alla Nato: «Oltre ai militari italiani...
Promosso sul campo, manovre all’estero e il virus si «esercita»
manovrePromosso sul campo, manovre all’estero e il virus si «esercita»Benedetto Figliuolo. La brigata corazzata Ariete di Pordenone parteciperà infatti...
Da nord a sud si allarga l’Italia dei poligoni
poligoniDa nord a sud si allarga l’Italia dei poligoni Da sud a nord territori a servizio della belligeranza. Non c’è solo Quirra. In questi giorni tocca alla...

I libri con l’editore KappaVu
Descrizione
Un sindacalista, uno storico, un geografo, un fisico, due giornalisti, un’ex lavoratrice del comparto militare industriale, un amministratore locale toccano in questo lavoro collettivo i vari aspetti che compongono il mosaico della guerra permanente: la storia dell’atlantismo, la disinformazione mirata, gli eserciti professionali, le nuove dottrine della Nato, l’espansione delle istallazioni strategiche statunitensi in Italia, lo stato di fatto del nucleare militare e delle industrie d’armi. Il quadro che emerge permette al lettore di farsi un’idea chiara della complessità e dell’estrema pericolosità dei tempi che stiamo vivendo. In un contesto mondiale dominato dalle superpotenze e da una corsa agli armamenti che procede a gonfie vele, le implicazioni per l’Italia sono tanto determinanti quanto ignorate dai media mainstream e dall’alta politica. La crisi ucraina è l’ennesima tappa di un percorso di guerra iniziato con il dissolvimento dell’Unione sovietica venticinque anni fa. Oggi la Nato è arrivata alla fine della sua direttrice verso est per spingersi oltre il limite sostenibile per la Russia. In questo disastroso gioco delle parti, l’Italia è ancora pesantemente schierata.
ISBN | 9788897705444 |
ANNO | 2014 |
PAGINE | 152 |
FORMATO (cm) |
14 x 21 |
LINGUA | Italiano |
Descrizione
Questo lavoro collettivo intende proseguire il progetto di ricerca avviato con Se dici guerra (ed. KappaVu, 2014) ponendo l’accento sugli sviluppi dei vari aspetti che compongono il più spregiudicato processo produttivo globale: la guerra. Industria, governi, alti vertici militari e media mainstream stanno consolidando un modello di belligeranza privatizzato basato sulla “professionalità” e su narrazioni capovolte che vedono l’occidente “civile e democratico” obbligato a difendersi da minacce che assumono caratteristiche sempre più asimmetriche e ibride. Questo nuovo approccio comunicativo post ’89 è servito a mascherare il rilancio dei fatturati dell’industria di riferimento in crisi dopo il collasso del Patto di Varsavia e a restituire senso alla Nato, un’alleanza militare divenuta repentinamente obsoleta e fuori tempo.
Per giustificare l’ultimo ventennio di guerre sono state invocate dall’occidente diverse ragioni: intervento di polizia internazionale, intervento umanitario, difesa preventiva contro inesistenti minacce di distruzione di massa, lotta al terrorismo.
Come un rullo compressore i governi implicati in questa fase belligerante hanno asfaltato il diritto internazionale occupando, al medesimo tempo, la quasi totalità del mercato mondiale degli armamenti. Sullo sfondo di questo processo neocoloniale, il Libro bianco della difesa prodotto dal governo Renzi invoca costantemente la tutela dei cosiddetti “interessi nazionali”.
Difficile comprendere, per un paese come l’Italia, a quali interessi corrisponda l’aver destabilizzato tutto il proprio vicinato, dai Balcani alla Siria, passando per Iraq e Libia; ma soprattutto a quali interessi corrisponda il rilancio di una nuova guerra fredda contro la Russia e la perdurante cessione di sovranità a favore di basi strategiche statunitensi/Nato. I differenti approcci analitici raccolti in questo lavoro servono ad avvicinarsi al cuore della questione, stracciando quell’involucro di menzogne, neologismi e narrazioni a cui l’ufficialità belligerante ci ha abituati e presentando suggestioni e modelli alternativi e concreti di relazioni internazionali e gestione delle forze armate.
ISBN | 9788897705741 |
ANNO | 2016 |
PAGINE | 191 |
FORMATO (cm) |
e-book |
LINGUA | Italiano |
RECENSIONE MONDE DIPLOMATIQUE – Massimo Rondine – febbraio 2017
RECENSIONE PAGINAUNO N.52 – aprile/maggio 2017
Perchè tutto doveva cambiare
Storie della Meglio Gioventù sui sentieri che ancora ricordano – Una guida partigiana
La prima guida escursionistica delle prealpi friulane. Un lavoro collettivo (Anpi spilimperhese, Zone Libere e Anpi Udine) che ho avuto il piacere di curare.
Il volume si può ordinare direttamente alla sez. Anpi di Udine.

Domenica 26/03
@ “La Bolla” c/o Ottolina TV
Si è chiuso a notte inoltrata il TRIPLO appuntamento con “la Bolla” che è iniziato con il ritorno di Marco Veronese Passarella, professore associato dell’Università degli studi Link Campus University ma che a noi piace ricordarlo come faro ispiratore del movimento FARE, PER ACCELERARE IL DECLINO e continuato (da qui inizia il video che segue) con l’immancabile appuntamento assieme a Francesco “il Bulgaro” dall’Aglio, che ne ha avuto da raccontare fra munizioni all’uranio impoverito e che si è chiuso, sempre sul tema Uranio impoverito, con Massimo Zucchetti (titolare della Cattedra di Protezioni delle Radiazioni al Politecnico di Torino) e Gregorio Piccin (responsabile area pace del dipartimento esteri di Rifondazione Comunista).

Via XXV Aprile, 17, Pisa, Italy
Uranio Impoverito
Tutti gli articoli di Gregorio sul tema uranio impoverito

Col numero di Left di Gennaio in regalo una monografia collettiva sulla NATO.
Ho avuto il piacere di scrivere l’introduzione e alcuni contributi.
Dalle stragi di Stato alle guerre degli ultimi trent’anni passando per l’epidemia da uranio impoverito che ha scatenato, la NATO è stata e continua ad essere artefice della nostra sovranità limitata nonché il motore della belligeranza permanente e della corsa agli armamenti.
Un ferro vecchio da consegnare alle discariche della storia.
Consiglio vivamente la lettura di questo volume.
Per chi non fosse abbonato a Left il pamphlet si può ordinare direttamente qui o cliccando sull’immagine della copertina.

I salari sono bloccati, il carovita galoppa, la crisi sociale morde ovunque e Ursula Von Der Leyden nel suo discorso sullo stato dell’Unione ha inserito tra le priorità l’esenzione Iva per il commercio di armamenti tra i Paesi comunitari.
Gongola Roberta Pinotti (PD) che quando era ministro della Difesa propose questa misura per sostenere le industrie belliche europee nel quadro della Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO).
La così detta “Difesa europea” è l’ennesimo raggiro per drenare miliardi di euro dalle cose che contano.
Servono risorse per la sanità pubblica, per la scuola, per i trasporti, per il reddito.
Ridurre le spese militari
Cambiare modello di Difesa
Uscire dalla Nato.
Rifondazione Comunista –
Sinistra Europea
